Note di regia:

Pasquale è un poveraccio che ama il vino ed ha una famiglia scombinata: moglie bisbetica, figlio incapace, figlia brutta e… difficile da sposare, pochi soldi in casa e una passione per il gioco del lotto, alimentata dalla superstizione, da sogni e credenze popolari. Un busto di Dante Alighieri troneggia in casa, residuo di un trasloco fatto per un avvocato. Il Sommo Poeta appare in sogno a Pasquale e gli dà quattro numeri da giocare al lotto, garantendogli la vincita, ma rivelando anche che quei numeri sono la data della sua morte…. Pasquale è sconvolto dalla notizia e viene considerato pazzo da tutti fino a quando la vincita milionaria non si avvera, facendo cambiare tenore di vita alla famiglia. Un lusso ostentato e pacchiano, con la moglie ingioiellata come un lampadario che parla in modo “sorbito”, con camerieri imbarazzati e corteggiatori interessati al patrimonio della figlia. Intanto si avvicina la data fatale e Pasquale, sempre più schifato dal comportamento della sua famiglia, comincia ad avere paura e aspetta la sua morte con l’orologio in mano. Ma l’ora fatale passa senza che nulla accada…. Si va tutti a tavola a festeggiare! Ma ecco che si scopre che gli orologi di famiglia sono avanti..